Archivio della Categoria 'Palermo Story'

TERRA OMNIA

Lunedì 19 Aprile 2010

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TERRA OMNIA. Quanto costerà ai palermitani?

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Un’intera pagina pubblicitaria sui quotidiani, con due sole parole al centro, TERRA OMNIA ed i simboli di Kals’Art e Festino di Santa Rosalia, firmata Comune di Palermo e mi sono detto: ci risiamo.

Anche se nulla è comprensibile riguardo al progetto, si avvertono già le presenze di eminenze grigie pronte a masticare denaro pubblico. Non solo quest’amministrazione ha mortificato Palermo deprivandola di cultura, ma progetta ed organizza eventi futuri a porte chiuse guardandosi bene dal coinvolgere operatori, maestranze, associazioni e artisti locali.

E mentre in Consiglio Comunale l’ormai ex maggioranza Pdl ingolfa i lavori d’aula per non affrontare i problemi dentro i quali Palermo sta affondando, Cammarata sembra pronto ad agire nell’ombra per sperperare il denaro dei palermitani.

Così stamattina ho presentato un’interrogazione al Sindaco che è obbligato a rispondere entro 30 giorni, e tra i quesiti:

  • Chi ha acquistato la pagina pubblicitaria sui quotidiani relativa all’annuncio del progetto Omnia Terra, con quali fondi e quanto è costata.
  • In cosa consiste il progetto Terra Omnia e con quali fondi si pensa di finanziarlo. Che ruolo ricopre o ricoprirà il Sig. Philippe Daverio.
  • Che costi si prevedono per la potenziale realizzazione di tale progetto (compreso il compenso dell’esperto, da indicare nel dettaglio) e che utili/entrate si prevede di ottenere .
  • Se sono state considerate e valutate altre differenti proposte di riattivazione culturale della città provenienti dalla città stessa nella persona dei suoi operatori culturali ed esperti culturali.
  • Quali sono i risultati in termini sia economici che di risonanza previsti dalla potenziale realizzazione del progetto Omnia Terra.
  • Se le maestranze impegnate nella realizzazione del progetto siano locali.
  • Se è prevista la collaborazione e/o cooperazione all’interno del progetto di maestranze ed operatori culturali, e artisti locali.
  • Chi è il referente artistico esperto o la commissione di esperti di settore in seno all’amministrazione che valuta i progetti artistici, compreso questo.
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PHILIPPE DAVERIO IL REGISTA DE IL ‘FESTINO’ 2010

Lunedì 11 Gennaio 2010
***Cronaca | 11/01/2010 | ore 13.44 » PALERMO: SINDACO, PHILIPPE DAVERIO IL REGISTA DE IL ‘FESTINO’ 2010 Palermo, 11 gen.- (Adnkronos) - Il noto critico d’arte e docente universitario Philippe Daverio "sara’ il regista de ‘Il Festino di Santa Rosalia 2010′, ma si occupera’ anche delle attivita’ culturali di ‘Kals’Art’ e di tutta la cultura a Palermo". Lo ha annunciato il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, nella conferenza stanpa di inizio anno a Palazzo Galletti. Lo stesso primo cittadino ha detto che sono in arrivo dal Ministero della Cultura "1,5 milioni di euro per Kals Art".***

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*** "Firmeremo presto il disciplinare d’incarico come esperto cultura per Daverio", ha aggiunto Cammarata.***

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Così finì la Natività del Caravaggio

Giovedì 10 Dicembre 2009

Rosicchiata dai topi e poi bruciata

Da Spatuzza un riscontro alle dichiarazioni
di Marino Mannoia sulla tela rubata

PALERMO - Sarebbe finita in pasto ai porci e rosicchiata dai topi in una stalla di Santa Maria di Gesù. Alla fine, per disfarsi di quella tela così ingombrante, avrebbero deciso di bruciarla. La "Natività" del Caravaggio, la preziosissima tela rubata la notte tra il 17 e il 18 ottobre del 1969 dall´Oratorio di San Lorenzo a Palermo, avrebbe fatto una brutta fine. Almeno così ha raccontato a luglio scorso Gaspare Spatuzza ai pm di Palermo: «Ho saputo da Filippo Graviano nel carcere di Tolmezzo intorno al 1999 che il quadro era stato distrutto negli anni Ottanta. La tela era stata affidata ai Pullarà i quali l´avevano nascosta in una stalla, dove era stata rovinata, mangiata dai topi e dai maiali e perciò venne bruciata».
Spatuzza non sa altro ma le sue dichiarazioni bastano a fare un altro passo avanti in uno dei misteri di mafia che, negli ultimi 40 anni, è stato solo sfiorato ma mai chiarito da diversi collaboratori di giustizia. Quel che è certo è che quella tela fu rubata su precise disposizioni dei vertici di Cosa nostra. Per farne cosa esattamente non si sa. Non protetto da alcun sistema di allarme, la Natività finì in un furgoncino e fu portata nella fabbrica del ghiaccio dei Vernengo. Così almeno hanno raccontato negli ultimi anni alcuni collaboratori di giustizia che hanno consentito ai carabinieri del Nucleo patrimonio artistico di ricostruire i movimenti di quel quadro che sarebbe passato dalle mani di Pietro Vernengo a Gerlando Alberti, da Rosario Riccobono a Michele Greco, a Pippo Calò. Secondo alcuni di loro il quadro sarebbe stato esposto più volte durante importanti summit di mafia come segno del prestigio e del potere della cosca che ospitava il vertice.
«È stato trasferito da una «famiglia» di mafia all´altra quasi fosse un vessillo simbolo di forza», aveva spiegato il generale Roberto Conforti, comandante del Nucleo patrimonio artistico. Almeno una decina i pentiti che hanno parlato del Caravaggio rubato, da Giovanni Brusca a Salvatore Cancemi che hanno indicato anche una serie di possibili nascondigli, certi che il quadro fosse rimasto intatto. Ma le ricerche dei carabinieri del Nucleo patrimonio artistico in ville e appartamenti non hanno mai dato alcun esito. Solo Francesco Marino Mannoia aveva detto a Giovanni Falcone che la tela era stata distrutta. Ora le dichiarazioni di Spatuzza confermano questa tesi.

Lo scandalo di Cammarata a PALERMO

Lunedì 21 Settembre 2009

Servizio di Stefania Petyx Striscia La Notizia 21 settembre 2009.
In un servizio di striscia la notizia di oggi è possibile evincere ancora una volta l’interesse privato del Sindaco Cammarata nella gestione della cosa pubblica.
Un impiegato della Gesip (società partecipata del Comune di Palermo) veniva utilizzato dal Sindaco per gestire il suo Yacht privato, noleggiarlo in nero e offrire copertura politica in caso di controlli. Il tutto coprendo le assenze dal posto di lavoro con fogli di finte presenza firmate in bianco…
Credo che oltre le mille battaglie per il riscatto della città la misura oggi si sia colmata.
Il centro-destra palermitano deve dimettersi e lasciare la città a chi la ama dal di dentro, dal profondo, disinteressatamente.

Fabrizio Ferrandelli
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Momò Metallurgico

Martedì 7 Luglio 2009

Il ‘gallismo’ sembra essere solo un ricordo, conservato nei libri e nelle pellicole dei film. I giovani di oggi al sesso preferiscono il bicchiere

Dove sono finiti i maschi siciliani ossessionati dalle bellezze femminili, con gli sguardi voltati a inseguire le gambe per strada e a indagare in tutte le scollature? Il ‘gallismo’, segno distintivo del maschio siciliano, sembra aver percorso il viale del tramonto e ormai, nella Sicilia del Duemila, è solo un ricordo, conservato nelle pellicole dei film e nelle pagine dei romanzi, come "Malizia" di Samperi o, appunto, il "Bell’Antonio" di Vitaliano Brancati.E anche se Andrea Camilleri, nel personaggio di Mimì, il vice di Montalbano, con ironia tenta di mantenere viva l’immagine del "maschio cacciatore", sembra proprio che da quando il sesso non è più quell’oggetto sospirato, inseguito, braccato, il suo posto è stato occupato da cocktail, superalcolici e droghe.Le fantasie sessuali, l’ebbrezza del desiderio si sono trasformate nel ‘movimentismo’, smania irrefrenabile che porta branchi di giovani a spostarsi da un locale all’altro, da una città all’altra.E’ il movimento quello che unisce il gruppo. I weekend nelle capitali del divertimento, le inaugurazioni delle discoteche in riviera e i grandi eventi di sport: ogni occasione è buona per spostarsi. E il sesso? Non è più una priorità e i play boy non esistono più. Al loro posto solo giovani…con la valigia in auto.

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Cammarata bis-Philippe Daverio assessore alla cultura di Palermo

Sabato 4 Luglio 2009

Il sindaco di Palermo Diego Cammarata procede nel suo percorso di costruzione della futura giunta.
Dopo avere spinto in direzione dell’azzeramento della sua squadra e avere indicato l’ex assessore regionale del Pdl Francesco Scoma quale vicesindaco, il primo cittadino incassa la disponibilita’ di Philippe Daverio, 60 anni fra tre mesi, noto critico d’arte e conduttore televisivo, ad assumere la delega alla Cultura. E’ un profondo conoscitore del capoluogo siciliano, dove peraltro ricopre il ruolo di docente universitario di Disegno industriale. Eletto consigliere provinciale a Milano in una delle liste del candidato sindaco del Pd Filippo Penati, ma con un passato da assessore alla cultura nella giunta leghista di Formentini, Daverio non teme di essere vittima di una sorta di schizofrenia politica: “Destra e sinistra? Sono concetti che mi fanno ridere. Credo in un progetto culturale e nell’esigenza di trovare altra gente che ne sia attratta, riaprendo il dialogo con l’universita’”. 

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Wim Wenders-Cannes 2008

Lunedì 12 Maggio 2008

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Il Festival di Cannes è una delle più importanti manifestazioni cinematografiche nel mondo, con oltre 4.000 giornalisti tra i 30.000 accreditati che rappresentano l’insieme delle professioni del cinema.

Venti i film in gara, due quelli italiani, tre i francesi e due grandi registi, uno americano e uno tedesco, che con ogni probabilità si
contenderanno la Palma d’Oro del 61esimo Festival di Cannes: Clint Eastwood con "Changeling" e Wim Wenders con "Palermo Shooting".I film in gara sulla Croisette dal 14 al 21 maggio provengono da Belgio, Turchia, Francia, Argentina, Brasile, Stati Uniti e Italia.

Il Festival riflette la doppia natura del cinema: arte e industria e favorisce le scoperte artistiche oltre che gli incontri professionali; inoltre cerca di sostenere la creatività cinematografica nel mondo: vent’anni dopo aver creato la Camera d’Or, il premio attribuito alla miglior opera prima da qualsiasi parte del mondo sia giunta, nel 1998 viene fondata anche la Cinéfondation, per accompagnare i giovani cineasti nelle diverse tappe del loro percorso creativo, dal progetto alla realizzazione dei loro film.
Il ruolo del Festival si è anche arricchito tenendo il passo col cambiamento dei tempi e l’evoluzione del cinema: selezionare e promuovere film e artisti, accogliere i professionisti, mettere in opera delle nuove dinamiche per sostenere la creazione: in una parola, servire il cinema in tutte le sue dimensioni.


54 lungometraggi rappresentano 31 paesi di diverse produzioni (20 film in Concorso, 19 film per Un Certain Regard).
53 prime mondiali
9 film di esordienti
8 registi per la prima volta selezionati in  Concorso
26 cortometraggi (9 in Concorso, 17 per la Cinéfondation), in rappresentanza di 18 paesi

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Cannes 2008

Wim Wenders

guida il contingente tedesco 

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Wenders esplora Palermo evitando i cliché mafiosi e mostrando una città complessa e appassionante.

A 62 anni, il regista tedesco Wim Wenders si appresta a concorrere per la nona volta al Festival di Cannes con The Palermo Shooting. Il regista è tra i preferiti della Croisette, dove ha già vinto la Palma d’oro nel 1984 con Paris, Texas (vincitore anche del Premio FIPRESCI e del Premio della giuria ecumenica), un altro FIPRESCI e la Palma del miglior regista nel 1987 con Il cielo sopra Berlino, e il Gran Premio della giuria nel 1993 con Faraway, So Close!. L’ultimo film che ha presentato sulla Croisette è stato Non bussare alla mia porta (2005).

LA STORIA

Tornano nella pellicola alcuni dei temi più cari a Wenders: il viaggio come ricerca, l’inquietudine, la scoperta del ‘diverso’. Il nuovo film ci racconterà delle inquietudini di Andreas Frege, un berlinese di mezza età, che ad un certo punto della sua vita si trova a fare i conti con una crisi esistenziale e con la necessità di dare un taglio netto al proprio passato. Da quì comincia a meditare un viaggio radicale, un cambiamento senza mezze misure che lo porterà a Palermo dove giocoforza consumerà le tappe di una vera e propria rigenerazione attraverso la conoscenza di una giovane donna, Maria, destinata a divenire la sua musa amorosa;  inizierà allora  uno stile di vita completamente diverso, una scala di valori rivoluzionata nei principi e nelle priorità che fino a quel momento lo avevano guidato nelle sue scelte.

Particolare risalto, come in tutti i film di Wenders, sarà dato alla musica. Elementi imprescindibili della sceneggiatura saranno infatti le presenze di musicisti come Lou Reed, Patti Smith, Giovanni Sollima e la struggente voce di  Enza Lauricella ritenuta l’unica   testimone della tradizione del  canto arcaico dell’isola che con Rosa Balistreri e Ciccio Busacca fa parte del gruppo storico.

A traghettare il nostro autore alla ricerca dei suoi personaggi, sulla strada che da Düsseldorf lo (ri)condurrà in Sicilia, sarà come Caronte il suo eletto direttore della fotografia Franz Lustig (complice già sperimentato per i recenti “Non bussare alla mia porta” e “La terra dell’abbondanza”) e come Virgilio un non ancora indicato scrittore col compito di curare i dialoghi del film.
Forse Wenders pensa la nostra città come un crocevia di tensioni liberatorie, come lo scheletro di un animale mitologico che, una volta andato in pezzi, si possa poi ricostruire a nostro piacimento. Siamo sicuri che per la sua storia morale, egli userà tutta la grazia, maturata con graduata consapevolezza, dell’autore intenzionato a riscoprire luoghi e persone con lo sguardo incontaminato del bambino che si ostina ed essere tale. A dispetto della sua vocazione apocalittica, l’autore de “I fratelli Skladanowsky” (magnifico film sulle origini dei film), ci restituirà la vocazione cinematografica di Palermo, il suo consegnarsi docile persino all’implacabile divenire del degrado… Ma perché fare tante previsioni e congetture? La “Palermo Story” che vedremo e godremo sarà prima di tutto un film imprevedibilmente spiazzante. E, ci auguriamo, sarà l’occasione di sognare ad occhi aperti il cielo sopra di noi e la terra sotto i nostri piedi, la Palermo che vorrebbe essere e non è, romanticamente visitata dalla concretezza di un cinema purissimo in grado di tradurre in immagini il desiderio del giovane vecchio Wenders che avrebbe voglia di rifare il mondo.


The Palermo Shooting segna il ritorno di Wenders nel suo paese dopo 15 anni; è anche il primo film che gira nella sua città natale, Düsseldorf (le riprese sono cominciate lì lo scorso autunno, per poi trasferirsi in Sicilia). Questa coproduzione tra la società del regista, Neue Road Movies, e l’Italia, racconta la storia di un fotografo di successo (interpretato da Campino, cantante del gruppo punk di Düsseldorf Die Toten Hosen) che decide di lasciare tutto per una nuova vita a Palermo, dove s’innamora perdutamente di una restauratrice, impersonata da Giovanna Mezzogiorno.

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THE PALERMO SHOOTING
titolo internazionale: The Palermo Shooting
titolo originale: The Palermo Shooting
paese: Germania, USA/IT
anno: 2008
genere: fiction
regia: Wim Wenders
durata: 124′
sceneggiatura: Wim Wenders, Norman Ohler

cast: Campino, Dennis Hopper, Lou Reed,
       Giovanna Mezzogiorno, Jana Pallaske, Giovanni Sollima
       Sebastian Blomberg, Udo Samel , Enza Lauricella,

 

fotografia: Franz Lustig
montaggio: Peter Przygodda
scenografia: Peter Przygodda
costumi: Sabina Maglia
musica: Irmin Schmidt
produttore: Wim Wenders, Gian-Piero Ringel
produzione: Neue Road Movies
distributori: Senator Filmverleih , Ocean Films (FR)
rivenditore esteror: HanWay Film


Senator Film distribuirà il film in Germania.


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Sul set di " The Palermo Shooting"

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    Campino                     Wim Wenders                  Campino          
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Wim Wenders ed Enza Lauricella

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           Campino ed Enza Lauricella nello "Spazio Momò"
in via Argenteria
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in piazza San Domenico
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      Alla Vucciria di Palermo nello "Spazio Momò"
     Hella Wenders-Enza Lauricella- Irma Vecchio
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Donata e Wim  Wenders nello "Spazio Momò"

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Campino-spazio Momò

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La delegazione tedesca è molto nutrita quest’anno. In lizza per la Palma d’oro ci sono anche il titolo tedesco-ungherese Delta di Kornél Mundruczó, la coproduzione franco-tedesco-israeliana Waltz With Bashir di Ari Folman, primo lungometraggio documentario di animazione mai realizzato, e Le Silence de Lorna dei fratelli Dardenne, coprodotto con Belgio, Francia e Italia.

La prestigiosa sezione parallela Un Certain Regard accoglie invece la prima di Cloud 9 di Andreas Dresen (Summer in Berlin), le coproduzioni di Pandora Tulpan di Sergei Dvortsevoy e O’Horten del norvegese Bent Hamer.


00151252_b.jpgGiuria dei lungometraggi

Sean PENN, Presidente (Attore, regista, sceneggiatore americano)
Sergio CASTELLITTO (Attore, regista, sceneggiatore italiano)
Natalie PORTMAN (Attrice israelo-americana)
Alfonso CUARON (Regista messicano)
Apichatpong WEERASETHAKUL (Regista tailandese)
Alexandra Maria LARA (Attrice tedesca)
Rachid BOUCHAREB (Regista francese)

Giuria della Cinéfondation e dei cortometraggi
HOU Hsiao Hsien, Presidente (Regista e produttore taiwanese)
Suzanne BIER (Regista danese)
Marina HANDS (Attrice francese)
Olivier ASSAYAS (Regista francese)
Larry KARDISH
(Responsabile del dipartimento cinema del MoMA,americano)


In concorso

Le Silence de Lorna
- Luc et Jean-Pierre Dardenne (BE)
Gomorra - Matteo Garrone (IT)
Il divo - Paolo Sorrentino (IT)
The Palermo Shooting - Wim Wenders (DE)
Delta - Kornél Mundruczó (HU)
Conte de Noël - Arnaud Desplechin (FR)
La frontière de l’aube - Philippe Garrel (FR)
Leonera - Pablo Trapero (AR)
Synecdoche, New York - Charlie Kaufman (US)
Changeling - Clint Eastwood (US)
Adoration - Atom Egoyan (CA)
Three Monkeys - Nuri Bilge Ceylan (TR)
My Magic - Eric Khoo (ID)
Linha de Passe - Walter Salles (BR)
Che - Steven Soderbergh (US)
24 City - Jia Zhangke (CN)
Serbis - Brillante Mendoza (PH)
Waltz With Bashir - Ari Folman (doc - IL)
La mujer sin cabeza - Lucrecia Martel (AR)

Fuori concorso

Vicky Cristina Barcelona - Woody Allen(US -ES)
Indiana Jones et le Royaume du Crâne de Cristal - Steven Spielberg (US)
The Good, the Bad, the Weird - Jee-woon (KR)
Kung Fu Panda - Mark Osborne & John Stevenson (US)

Proiezioni speciali

Sangue pazzo - Marco Tullio Giordana (IT)
The Ashes of Time Redux - Wong Kar Wai (CN)
Roman Polanski: Wanted and Desired - Marina Zenovich (US)
C’est dur d’être aimé par des cons - Daniel Leconte (FR)
Chelsea Hotel - Abel Ferrara
Of Time and the City - Terence Davies (UK)

Proiezioni di Mezzanotte

Maradona - Emir Kusturica
Surveillance - Jennifer Lynch
The Chaser - Hong-Jin Na

Special Jury President’s Screening

The Third Wave - Alison Thompson

La Sicilia è difficile

Mercoledì 19 Marzo 2008

"La Sicilia è difficile. Lacera persone e sentimenti e invade chi, per nascita o per scelta, si lega a lei. La Sicilia è difficile. La sua arretratezza sociale ed economica è una lunga distanza geografica e mentale che la spinge lontano dall’Europa. La Sicilia è crudele. Le atrocità della mafia sono un marchio d’orrore che tutti i siciliani si portano appresso come il numero impresso sulla carne degli ebrei dei lager. Non si può cancellare. La Sicilia è bellissima e dura col suo sole titanico e tirannico, la sua luce violenta, il suo mare che dipinge e colora l’aria e la rinfresca. Bellissima e morbida nelle sue lente sere odorose, ridondanti di brezze lievi e vestiti leggeri e di chiacchere indolenti, di luci lungo le coste, di cibi sensuali. La Sicilia è scomoda, ma viverla è possibile con orgoglio antico e altero.

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Copia a grandezza naturale di una scultura in terracotta di un guerriero cinese risalente al
Primo Impero, elaborata pittoricamente da Momò.
Uno sterminato esercito di terracotta per difendere in eterno la gloria di Qin Shi Huangdi risalente al 221 a. c.

 
C’è chi crede che questa terra possa crescere e diventare moderna, civile ed economicamente evoluta senza perdere però le sue suggestioni, il suo fascino, la sua cultura. C’è chi lavora perché ciò accada.
…dedicato a loro. Ai siciliani che crescono".

I CANNOLI DI CUFFARO

Sabato 26 Gennaio 2008
Inquisiti per mille latrocini e soprusi, i nuovi padroni sanno che nello sfascio delle istituzioni possono sempre affidarsi ai grandi avvocati per evitare i castighi e conservare l’appoggio dei clienti che partecipano al loro banchetto.

 

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SENZA PAROLE

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Cuffaro non c’e più ……ma i cannoli restano!!!

WIM WENDERS-Appunti di un viaggio

Domenica 20 Gennaio 2008

 


WIM WENDERS, Appunti di un viaggio

Palermo 21/31 gennaio 2008

QUARANTA FILM, UNDICI GIORNI DI APPUNTAMENTI, IL GRANDE CINEMA PROTAGONISTA A PALERMO.

                                             
“Io ascolto sempre le storie che i posti vogliono raccontare e Palermo mi ha scelto per svelare la sua” 
(Wim Wenders – Il Sole 24 Ore – 25 novembre 2007)

 

 

Con questa dichiarazione Wim Wenders ha spiegato la scelta di Palermo come set del suo nuovo film, The Palermo Shooting (attualmente in fase di montaggio), realizzato con fondi del Por Regione Sicilia dalla Provincia regionale di Palermo e dall’Aapit, con altri produttori istituzionali e privati (tra cui la Wenders Images).
E Palermo ricambia la poesia, la genialità, la magia del suo cinema con la vocazione intima della città a svelarsi e a raccontarsi alla macchina da presa.
Così, proseguendo questo dialogo, la città dedica al regista tedesco un’ampia retrospettiva cinematografica, che presenta alcune tra le sue opere più significative. Non una retrospettiva integrale, come già proposto un paio di mesi fa dal Torino Film Festival, ma un’operazione che va oltre, per indagare, con la complicità del regista, i suoi gusti e le sue passioni cinematografiche, chiedendo al maestro di svelarci preferenze, convergenze, affinità elettive, rintracciabili nel suo percorso e nella sua formazione di cineasta.
L’iniziativa, in programma dal 21 al 31 gennaio, è promossa dalla Provincia Regionale di Palermo e dall’Aapit (Azienda autonoma provinciale per l’incremento turistico). L’organizzazione è curata dal Goethe-Institut Palermo, diretto da Heidi Sciacchitano.  La direzione artistica  è di Mario Bellone, direttore del Cinestudio di Palermo, e di Alessandro Rais (per la sezione Carte Blanche) direttore della Sicilia Film Commission.
La rassegna e il programma completo sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Comitini: sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Provincia, Francesco Musotto; l’assessore al Turismo e Spettacolo e presidente dell’Aapit, Salvatore Sammartano; gli organizzatori e gli esperti che danno il loro contributo alla manifestazione. Wenders, presente all’incontro con i giornalisti, ha raccontato la sua esperienza a Palermo, il contatto con la città, il lavoro con la troupe, annunciando l’anteprima del film per fine maggio, inizio giugno.
Nel programma, a partire dai “corti” del 1968, passando per Alice nelle città del 1973, Falso Movimento del 1974 e tanti altri, si giunge alle opere più recenti come La terra dell’abbondanza del 2004, o Non bussare alla mia porta del 2005 o all’ultimo “corto” Invisibles, presentato al Festival di Berlino nel 2007.
Palermo – dice Musotto - rende omaggio ad un maestro del cinema che ha visto nella nostra città un luogo di ispirazione ancora da scoprire, lontano dai cliché dei media e dai pregiudizi.  La retrospettiva che la Provincia dedica a Wenders è dunque il segno di una gratitudine profonda nei suoi confronti: siamo certi che nel suo film ci sarà tutta la forza e la bellezza della nostra identità, raccontate con lo stile inconfondibile di un poeta del nostro tempo. Per conoscerci meglio e far conoscere in tutto il mondo la ricchezza di un luogo unico, che è anche un luogo dello spirito”.
La rassegna comprende, oltre la sezione antologica dei film di Wenders, una sezione speciale con otto opere, battezzata Carte blanche: Wenders ha avuto, appunto, “carta bianca” nel compilare una lista di film che si intrecciano ai suoi, diretti da altri maestri del cinema ai quali si sente legato dalla condivisione di poetiche e linguaggi, e che delineano la fisionomia del suo modo appassionato di fare cinema: fra gli altri, L´avventura, di Michelangelo Antonioni, Germania Anno Zero di Roberto Rossellini, Cinque pezzi facili di Bob Rafelson.
Dopo undici anni dall’ultima rassegna – commenta Sammartano – Palermo rivive il grande cinema di Wenders, in attesa del suo nuovo film. E’ il segno di un legame intenso, vero, che l’autore ha intrecciato con il territorio. Per questo la manifestazione deve essere uno spazio di cultura e di emozioni aperto a tutti. Con un’attenzione particolare ai giovani, anche a coloro che devono ancora scoprire la grandezza di questo indiscusso maestro del Novecento”.
Complessivamente saranno dunque proiettati circa quaranta tra film, documentari e cortometraggi, presentati in sei diversi cinema della città: 21 gennaio:GOLDEN; 22/23 gennaio: JOLLY; 24/25 gennaio:LUBITSCH; 26/27 gennaio:ROYAL; 28/29 gennaio: AURORA; 30/31 gennaio: Goethe Institut.
Il risultato è un programma di undici giorni, un viaggio lungo il percorso creativo di Wenders per intessere la trama di una relazione ancora più forte con la città.
Le proiezioni saranno accompagnate da  incontri con critici, studiosi, docenti universitari, storici del cinema, musicisti, esponenti delle principali istituzioni culturali della città, che daranno il loro contributo e raccoglieranno i suggerimenti del pubblico.
Tra questi: Massimo Arciresi, Michele Cometa, Umberto De Paola, Ignazio Garsia, Gianni Gebbia, Lelio Giannetto, Gregorio Napoli, Dario Oliveri, Santo Piazzese, Gigi Razete, Bruno Roberti, Rino Schembri, Enza Lauricella, Renato Tomasino.
Si parte lunedì 21 gennaio alle ore 11.00 nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia a Palermo: in programma la Lectio magistralis di Wenders aperta alla città, organizzata in collaborazione con la Sicilia Film Commission e il DAMS, Nuovo Ordinamento. La lezione sarà coordinata da Alessandro Rais; interverranno Umberto De Paola, Gregorio Napoli, Bruno Roberti, Rino Schembri, Renato Tomasino.
E’ importante - afferma Mario Bellone, direttore artistico della retrospettiva - che gli artisti e gli autori incontrino i giovani, fornendo così importanti occasioni di confronto, di scambio e di formazione. Wenders racchiude in sé tutte le qualità di un vero maestro e per questo gli abbiamo proposto di dedicare ai giovani e alla città una lezione di cinema”.
Una rassegna fatta di scelte ragionate” - afferma Heidi Sciacchitano, direttrice del Goethe Institut Palermo, che già nel 1996, insieme al Cinestudio di Palermo, dedicò al regista una retrospettiva – “diffusa su tutto il territorio urbano, che coinvolge tanti schermi in un ideale viaggio di undici giorni che ci riporta oltretutto ad una delle tematiche preferite dal regista”.
Sempre lunedì 21, a partire dalle 18.30 al Cinema Golden la rassegna si apre con un omaggio a Michelangelo Antonioni con il  film Al di là delle nuvole, diretto nel ‘95 dal maestro italiano affiancato sul set proprio da regista tedesco.
Alle 21.00, alla presenza di Wenders e delle autorità, dopo i saluti inaugurali , seguirà il più recente Non bussare alla mia porta, del 2005, con Sam Shepard, Jessica Lange e Tim Roth.
Sarà una serata nel segno del grande cinema ma senza preclusioni di pubblico. L’obiettivo, infatti, è di coinvolgere tutta la città in un omaggio al cineasta, che ha scelto Palermo per il suo nuovo film.
Nei giorni successivi, il programma (vedi allegato) procederà al ritmo di tre proiezioni al giorno: una pomeridiana e due serali (i particolari nei comunicati giornalieri).
La retrospettiva – sottolinea Alessandro Rais - sarà l’occasione per ripercorrere l’itinerario cinematografico ormai quarantennale di un autore che ha segnato la nostra formazione cinematografica e che molti giovani oggi purtroppo conoscono solo superficialmente”.

WIM WENDERS, Appunti di un viaggio si concluderà il 30 e il 31 gennaio nella sede rinnovata del Goethe-Institut Palermo, ai Cantieri Culturali della Zisa. In programma, in anteprima per la Sicilia, anche la proiezione del documentario di Marcel Wehn, Storia di uno che partì - I primi anni di Wim Wenders, dedicato al periodo precedente la partenza dell’autore per gli Stati Uniti.
La rassegna è corredata dal catalogo WIM WENDERS, Appunti di un viaggio, a cura di Massimo Arciresi e Mario Bellone.

 


Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito

Ufficio Stampa
Provincia Regionale di Palermo  091 6628933 – 6628936 – provinciapa@libero.it

Giovannella Brancato 340 8334979 – giobrancato@tiscali.it