Archivio della Categoria 'Teatro'

Il mio carnevale 2009 a Venezia

Domenica 22 Febbraio 2009

Il carnevale del 2009 si annuncia con il tentativo da parte di due catanesi di un furto ad una banca di Torino con le maschere di Berlusconi e Dell’ Utri Il 14 febbraio a Venezia una folla assiepata e brulicante di volti strani deformati fantasmagorici irriverenti brutali pallidi e sbiancati magici teatrali simbolici e luccicanti, popolano la piazza di San Marco e le piccole calle della città…..(…..) La filosofia del progresso non ha più il significato di un tempo, non possiede più quel contenuto energico e realistico che avevano saputo darle pensatori come Hobbes, Locke, Helvetius , un contenuto non privo di illusioni e tuttavia critico all’interno del moto storico rivoluzionario della borghesia; ne si è realizzata la proposta di Marx, e cioè la trasformazione del filosofo in uomo politico. Dopo il 2000 assistiamo " attoniti "alla realizzazione di un paradosso, il mafioso che si maschera abilmente in uomo politico. Malefica epifania: degenerazione del cristianesimo o mutamento genetico dell’umanità? In fuga dalla realtà, nel carnevale, l’uomo sembra voler dimenticare la sua crisi o forse nella maschera sta cercando la forza dei suoi istinti primitivi che lo condurrà ad una necessaria catarsi? La bella piazza ora è invasa da un gruppo di dinosauri indossati da artisti trampolieri che sovrastano la folla in maschera, sbattono la coda contro il campanile e rivolgono le fauci bramose verso i leoni della Basilica. Atterriti attendiamo……..

"Chi verrà accarezzare le minacciose spire del tuo corpo di serpente? Chi verrà a morsicar fino al sangue, in un rantolo di morte le tue mammelle dalle punte di fuoco che scattan contro Dio, nelle tempeste? Ma l’affannoso respiro della folla sembra rispondermi, "Cercai oblio nelle vulcaniche profondità della lussuria, spezzando l’orgoglio del pensiero in bieche manie e curvando la schiena, come uno schiavo, sotto il flagello della morte!"…(Marinetti)


le foto di Momò sono protette da copyrigth

 
 

Pipino il Breve

Giovedì 20 Novembre 2008

ico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gif
logo_teatro.jpg

PIPINO IL BREVE
03 dicembre - 31 dicembre  2008
Teatro Verga
via Giuseppe Fava, 35
95123 Catania

Botteghino:
tel. 095/363545
e-mail: botteghino@teatrostabilecatania.it

pupo1.jpg


commedia con musiche di Tony Cucchiara
regia Giuseppe Di Martino ripresa da Giuseppe Di Pasquale
scene e costumi Francesco Geraca
movimenti coreografici Guido Guidi
collaborazione ai testi Renzo Barbera

NOTE DI REGIA

Il 3 dicembre 2008, data in cui ricorre il cinquantenario della propria fondazione, il Teatro Stabile di Catania riallestisce una delle produzioni di maggiore successo e prestigio realizzate in mezzo secolo di attività, puntando ancora una volta sulle forti radici identitarie della cultura e della tradizione isolane.

Risiede in ciò la forza di un allestimento ancora vivo nella memoria, nonostante siano trascorsi trent’anni dal suo debutto. Pipino il Breve nasce infatti nel 1978. Fu l’autore Tony Cucchiara a portare a Mario Giusti, storico direttore dello Stabile etneo, il canovaccio di un racconto, ricavato dai volumi di Giusto Lo Dico, che trattava in maniera esauriente della siciliana “Opra dei pupi”, caratteristiche marionette chiamate, attraverso la tradizione orale del racconto, a rievocare la “chanson de geste”. Ossia l’epopea dei Paladini di Francia, di Orlando e Rinaldo, i valorosi, e della bella Angelica.

Il racconto di “Pipino il Breve e Berta la Piedona” fa un passo indietro e narra delle contrastate nozze dei sovrani da cui sarebbe nato Carlo Magno: una meravigliosa avventura che Cucchiara declina a sua volta sotto forma di commedia musicale, affidata alla regia dell’indimenticato Giuseppe Di Martino. Nei ruoli ritornano a distanza di decenni tre autentici beniamini del pubblico, Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina, la coppia di comici che il panorama teatrale ci invidia, insieme ad Anna Malvica ed Enza Lauricella vera interprete e rappresentante  delle radici del canto arcaico dell’isola. Di spicco le nuove presenze di Ilaria Spada e Michel Altieri.

Musiche e parole, in siciliano, sono dell’artista agrigentino (con la collaborazione, per il testo, di Renzo Barbera). Le canzoni sono di una bellezza unica, sia per il ritmo poetico che per la ricerca sofisticata del linguaggio, al punto che alcuni critici hanno ritenuto Tony Cucchiara uno dei risuscitatori della poesia siciliana.

La prima rappresentazione avviene al teatro "Verga", riscuotendo subito accoglienze trionfali che si ripeteranno per tutti gli anni Ottanta. Lo spettacolo farà infatti il giro del mondo, con sette anni consecutivi di tournée in Italia, approdando quindi a Broadway, in Sudamerica e in Australia, segnando anche l’apice dell’affermazione di Cucchiara per un lavoro che ancora oggi si rappresenta. A coronare un successo senza precedenti; la rappresentazione di Pipino il Breve è stata inserita nella rassegna "Italy on stage", dedicata alla cultura ed allo spettacolo italiano.

La vicenda raccontata è quella dell’avventuroso matrimonio fra Pipino, detto "il Breve", re dei Francesi, e Berta d’Ungheria, detta "dal Grande Piede". La Sicilia visse, subito dopo la conquista della Grecia da parte di Roma, il sonno del Mito. Cioè si interruppe l’invenzione, la narrazione, la vita stessa del Mito che muore. Perché il Mito per vivere ha bisogno della parola che lo narra. Il miracolo della "Rinascita" del Mito avviene intorno all’anno Mille. È l’epoca dei Paladini di Francia, di Orlando e Rinaldo, di Angelica, di Carlo Magno. Il Mito dei Paladini di Francia nasce nel racconto della vittoria del Bene (i Paladini) che resiste al Male, all’invasione degli Arabi, chiamati Saraceni, che risalivano dalla Spagna verso la Francia.

con

Tuccio Musumeci
Pippo Pattavina e Anna Malvica

Ilaria Spada. Cosimo Coltraro, Laura Geraci, Enza Lauricella,
Leonardo Marino, Francesco Mirabella, Giampaolo Romania,
Sergio Seminara, Emilio Torrisi, Francesco Venezia, Mirko Petrini
Musicisti: i Dioscuri e Pippo Russo

produzione Teatro Stabile di Catania

ico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gif
1-enza-lauricella.jpg
ico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gifico_maschera_rossa.gif
Enza Lauricella su:
 http://www.myspace.com/enzalauricella

enza-lauricella.JPG

foto di scena- Enza Lauricella interprete del canto arcaico della mietitura

ALCUNE DATE:


Teatro Verga - Catania                      03 dicembre - 31 dicembre  2008
Teatro team - Bari                               07 febbraio - 8 febbraio 2009
Teatro stabile Goldoni - Venezia     11 febbraio -15 febbraio 2009
Teatro Verdi - Padova                       17 febbraio - 22 febbraio 2009
Teatro stabile Rossetti -Trieste        25 febbraio -1 marzo 2009
Teatro di Messina                               04 marzo - 8 marzo 2009
Teatro Biondo - Palermo                   11 marzo - 22 marzo 2009
Teatro Pirandello - Agrigento           02 aprile - 05 aprile 2009