13 x17
Mercoledì 31 Gennaio 2007
13×17 è un’operazione: il risultato non sta nel numero.
13×17 è un’operazione a cuore aperto: nata dall’idea congiunta di un gruppo di giovani curatori – nel senso medico del termine - e artisti, riunitisi per correre in soccorso di una Biennale da loro dichiarata malata poiché deficiente di opere di italiani nel Padiglione Italia.
13×17 è un’operazione spontanea: le opere raccolte si ritrovarono, amiche, nella chiesetta di San Gallo a Venezia durante la Biennale e il Ministro dei Beni Culturali onorò la mostra di una Sua visita prima di inaugurare ufficialmente la 51° Esposizione Internazionale d’Arte.
13×17 è un’operazione flessibile: si inginocchia in una chiesa, si srotola in uno spazio industriale, si infila in un museo, frequenta l’Università, si iscrive ai concorsi e naviga nella rete.
13×17 è un’operazione in corso: l’entusiasmo delle prime settimane raccolse circa 850 opere. Si decise dunque di farle rincontrare nel luogo dove l’idea era sorta: a Biella. La pioggia di nuove adesioni trasformò l’operazione – chirurgicamente urgente - in un progetto itinerante e rese indispensabile la preparazione di un catalogo.
13×17 è un’operazione errante: a Venezia per la Biennale, a Biella come Biellale, a Potenza per rivendicare vigore etimologico, a Milano come evento satellite del Salone Internazionale del Mobile, a Napoli nel circuito del ‘Maggio dei Monumenti’ per una nuova primavera dell’arte, a Francavilla al Mare come centrale energetica del Premio Michetti e a Palermo come censura alla Jattura.
13×17 è un’operazione trasversale: l’elenco dei partecipanti, ad oggi circa 1200, comprende nomi internazionalmente noti e altri assolutamente oscuri nel panorama attuale delle arti visive; nell’insieme lo spaccato rappresentato dalla lista documenta in senso oggettivo - anche se ovviamente non esauriente - la situazione delle arti visive attuali nel nostro paese.
Direi con Pasolini, che a furia di provocare, gli artisti finiscono con "l’ottenere ciò che aggressivamente vogliono, essere feriti e uccisi con le armi che essi stessi offrono al nemico" . Non vi pare che basti?…