SPEGNIAMO L’INCENERITORE PRIMA CHE BRUCI IL NOSTRO FUTURO!
Tante buone ragioni per dire no alla costruzione dei 4 inceneritori previsti dal piano regionale rifiuti di Cuffaro
la discarica di Bellolampo- Palermo-foto momò
1) Un inceneritore non distrugge i rifiuti, ne altera la composizione chimica e la tossicità.
2) Un inceneritore emette in atmosfera sostanze tossiche e cancerogene, quali diossine, polveri sottili, nanaparticelle, metalli pesanti, che provocano tumori, malformazioni gravi e patologie.
3) Le sostanze contaminanti emesse da un inceneritore, oltre ad inquinare il suolo e le falde acquifere, sono resistenti ai processi di degradazione naturale, persistono e si accumulano nelle matrici alimentari e si trasferiscono da un organismo all’altro attraverso la catena alimentare.
4) La costruzione di un inceneritore non elimina il problema delle discariche, quelle speciali più costose e pericolose, per il deposito delle ceneri e delle sostanze tossiche.
5) La realizzazione di un inceneritore disincentiva la raccolta differenziata, che attualmente in Sicilia si attesta su percentuali irrisorie a causa dell’errata considerazione di questo sistema come aggiuntivo e non sostitutivo. Tale percentuale è destinata ad abbassarsi, se non annullarsi, senza che sia mai stata attuata una corretta e complessiva politica di gestione rifiuti.
6) Gli inceneritori consumano più energia di quella prodotta. infatti la selezione, l’essiccatura, la pressatura e il trasporto dei rifiuti richiedono complessivamente più energia di quella ottenuta dalla loro combustione.
7) Gli inceneritori sono una soluzione antieconomica in quanto la più costosa per affrontare il problema dei rifiuti. Ai costi di realizzazione si aggiungono quelli per la messa in opera delle discariche speciali e quelle di gestione derivanti dalla complessità degli impianti e dalla costante manutenzione.
8) la convenienza economica dell’incenerimento esiste solo per le ditte che lo gestiscono, mentre i cittadini sono costretti a pagare l’onere. Infatti i Comuni saranno costretti a conferire le quantità stabilite di rifiuti, pena un sovrapprezzo, pagando all’impresa 75 euro/t. Il gestore guadagnerà grazie:
*alla materia prima per produrre energia gratis.
*agli enormi introiti dai Comuni per il conferimento
*al prezzo triplicato dell’energia prodotta compensato dall’incentivo statale che tutti paghiamo con una tassa sulla bolletta ENEL (CIP6)
Momò Calascibetta-Il sole nella discarica-2005
9) Un inceneritore non ha risvolti nelle economie locali e non crea posti di lavoro. Gli inceneritori sono impianti ad alta tecnologia che prevedono da un lato l’impiego di ingenti investimenti dall’altro uno scarso impiego di risorse umane. Invece operazioni sane e pulite di raccolta differenziata, riduzione, riuso, riciclaggio e compostaggio prevedono il coinvolgimento di piccole e medie imprese, rappresentando opportunità di lavoro per migliaia di siciliani.
10) Gli inceneritori previsti dal piano regionale rifiuti sono progettati per bruciare molta più immondizia di quella prodotta in Sicilia. Per essere convenienti gli inceneritori devono funzionare a pieno regime 24 ore su 24, si dovrà allora importare immondizia dall’Italia continentale e da tutto il bacino del Mediterraneo trasformando così l’isola nella pattumiera d’Europa.
11) Gli inceneritori rappresentano una tecnologia ormai desueta, infatti nel resto del mondo si chiudono per adottare sistemi ecologicamente più sostenibili.
12) L’area urbana di palermo è una delle più inquinate d’Italia. La costruzione dell’inceneritore a Bellolampo provocherebbe una crisi ambientale. E a rischiare sono i bambini e gli adolescenti perchè a parità di peso introducono maggiori quantità di aria, acqua e cibo e perchè i processi di detossificazione non sono ancora completati.
NO AGLI INCENERITORI
contro il piano illegale che viola le direttive
nazionali europee,e il protocollo di Kyoto