Archivio di Gennaio 2008
WIM WENDERS-Appunti di un viaggio
Domenica 20 Gennaio 2008
WIM WENDERS, Appunti di un viaggio
Palermo 21/31 gennaio 2008
QUARANTA FILM, UNDICI GIORNI DI APPUNTAMENTI, IL GRANDE CINEMA PROTAGONISTA A PALERMO.
“Io ascolto sempre le storie che i posti vogliono raccontare e Palermo mi ha scelto per svelare la sua”
(Wim Wenders – Il Sole 24 Ore – 25 novembre 2007)
E Palermo ricambia la poesia, la genialità, la magia del suo cinema con la vocazione intima della città a svelarsi e a raccontarsi alla macchina da presa.
Così, proseguendo questo dialogo, la città dedica al regista tedesco un’ampia retrospettiva cinematografica, che presenta alcune tra le sue opere più significative. Non una retrospettiva integrale, come già proposto un paio di mesi fa dal Torino Film Festival, ma un’operazione che va oltre, per indagare, con la complicità del regista, i suoi gusti e le sue passioni cinematografiche, chiedendo al maestro di svelarci preferenze, convergenze, affinità elettive, rintracciabili nel suo percorso e nella sua formazione di cineasta.
L’iniziativa, in programma dal 21 al 31 gennaio, è promossa dalla Provincia Regionale di Palermo e dall’Aapit (Azienda autonoma provinciale per l’incremento turistico). L’organizzazione è curata dal Goethe-Institut Palermo, diretto da Heidi Sciacchitano. La direzione artistica è di Mario Bellone, direttore del Cinestudio di Palermo, e di Alessandro Rais (per la sezione Carte Blanche) direttore della Sicilia Film Commission.
La rassegna e il programma completo sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Comitini: sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Provincia, Francesco Musotto; l’assessore al Turismo e Spettacolo e presidente dell’Aapit, Salvatore Sammartano; gli organizzatori e gli esperti che danno il loro contributo alla manifestazione. Wenders, presente all’incontro con i giornalisti, ha raccontato la sua esperienza a Palermo, il contatto con la città, il lavoro con la troupe, annunciando l’anteprima del film per fine maggio, inizio giugno.
Nel programma, a partire dai “corti” del 1968, passando per Alice nelle città del 1973, Falso Movimento del 1974 e tanti altri, si giunge alle opere più recenti come La terra dell’abbondanza del 2004, o Non bussare alla mia porta del 2005 o all’ultimo “corto” Invisibles, presentato al Festival di Berlino nel 2007.
Palermo – dice Musotto - rende omaggio ad un maestro del cinema che ha visto nella nostra città un luogo di ispirazione ancora da scoprire, lontano dai cliché dei media e dai pregiudizi. La retrospettiva che la Provincia dedica a Wenders è dunque il segno di una gratitudine profonda nei suoi confronti: siamo certi che nel suo film ci sarà tutta la forza e la bellezza della nostra identità, raccontate con lo stile inconfondibile di un poeta del nostro tempo. Per conoscerci meglio e far conoscere in tutto il mondo la ricchezza di un luogo unico, che è anche un luogo dello spirito”.
La rassegna comprende, oltre la sezione antologica dei film di Wenders, una sezione speciale con otto opere, battezzata Carte blanche: Wenders ha avuto, appunto, “carta bianca” nel compilare una lista di film che si intrecciano ai suoi, diretti da altri maestri del cinema ai quali si sente legato dalla condivisione di poetiche e linguaggi, e che delineano la fisionomia del suo modo appassionato di fare cinema: fra gli altri, L´avventura, di Michelangelo Antonioni, Germania Anno Zero di Roberto Rossellini, Cinque pezzi facili di Bob Rafelson.
Dopo undici anni dall’ultima rassegna – commenta Sammartano – Palermo rivive il grande cinema di Wenders, in attesa del suo nuovo film. E’ il segno di un legame intenso, vero, che l’autore ha intrecciato con il territorio. Per questo la manifestazione deve essere uno spazio di cultura e di emozioni aperto a tutti. Con un’attenzione particolare ai giovani, anche a coloro che devono ancora scoprire la grandezza di questo indiscusso maestro del Novecento”.
Complessivamente saranno dunque proiettati circa quaranta tra film, documentari e cortometraggi, presentati in sei diversi cinema della città: 21 gennaio:GOLDEN; 22/23 gennaio: JOLLY; 24/25 gennaio:LUBITSCH; 26/27 gennaio:ROYAL; 28/29 gennaio: AURORA; 30/31 gennaio: Goethe Institut.
Il risultato è un programma di undici giorni, un viaggio lungo il percorso creativo di Wenders per intessere la trama di una relazione ancora più forte con la città.
Le proiezioni saranno accompagnate da incontri con critici, studiosi, docenti universitari, storici del cinema, musicisti, esponenti delle principali istituzioni culturali della città, che daranno il loro contributo e raccoglieranno i suggerimenti del pubblico.
Tra questi: Massimo Arciresi, Michele Cometa, Umberto De Paola, Ignazio Garsia, Gianni Gebbia, Lelio Giannetto, Gregorio Napoli, Dario Oliveri, Santo Piazzese, Gigi Razete, Bruno Roberti, Rino Schembri, Enza Lauricella, Renato Tomasino.
Si parte lunedì 21 gennaio alle ore 11.00 nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia a Palermo: in programma la Lectio magistralis di Wenders aperta alla città, organizzata in collaborazione con la Sicilia Film Commission e il DAMS, Nuovo Ordinamento. La lezione sarà coordinata da Alessandro Rais; interverranno Umberto De Paola, Gregorio Napoli, Bruno Roberti, Rino Schembri, Renato Tomasino.
E’ importante - afferma Mario Bellone, direttore artistico della retrospettiva - che gli artisti e gli autori incontrino i giovani, fornendo così importanti occasioni di confronto, di scambio e di formazione. Wenders racchiude in sé tutte le qualità di un vero maestro e per questo gli abbiamo proposto di dedicare ai giovani e alla città una lezione di cinema”.
Una rassegna fatta di scelte ragionate” - afferma Heidi Sciacchitano, direttrice del Goethe Institut Palermo, che già nel 1996, insieme al Cinestudio di Palermo, dedicò al regista una retrospettiva – “diffusa su tutto il territorio urbano, che coinvolge tanti schermi in un ideale viaggio di undici giorni che ci riporta oltretutto ad una delle tematiche preferite dal regista”.
Sempre lunedì 21, a partire dalle 18.30 al Cinema Golden la rassegna si apre con un omaggio a Michelangelo Antonioni con il film Al di là delle nuvole, diretto nel ‘95 dal maestro italiano affiancato sul set proprio da regista tedesco.
Alle 21.00, alla presenza di Wenders e delle autorità, dopo i saluti inaugurali , seguirà il più recente Non bussare alla mia porta, del 2005, con Sam Shepard, Jessica Lange e Tim Roth.
Sarà una serata nel segno del grande cinema ma senza preclusioni di pubblico. L’obiettivo, infatti, è di coinvolgere tutta la città in un omaggio al cineasta, che ha scelto Palermo per il suo nuovo film.
Nei giorni successivi, il programma (vedi allegato) procederà al ritmo di tre proiezioni al giorno: una pomeridiana e due serali (i particolari nei comunicati giornalieri).
La retrospettiva – sottolinea Alessandro Rais - sarà l’occasione per ripercorrere l’itinerario cinematografico ormai quarantennale di un autore che ha segnato la nostra formazione cinematografica e che molti giovani oggi purtroppo conoscono solo superficialmente”.
WIM WENDERS, Appunti di un viaggio si concluderà il 30 e il 31 gennaio nella sede rinnovata del Goethe-Institut Palermo, ai Cantieri Culturali della Zisa. In programma, in anteprima per la Sicilia, anche la proiezione del documentario di Marcel Wehn, Storia di uno che partì - I primi anni di Wim Wenders, dedicato al periodo precedente la partenza dell’autore per gli Stati Uniti.
La rassegna è corredata dal catalogo WIM WENDERS, Appunti di un viaggio, a cura di Massimo Arciresi e Mario Bellone.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito
Ufficio Stampa
Provincia Regionale di Palermo 091 6628933 – 6628936 – provinciapa@libero.it
Giovannella Brancato 340 8334979 – giobrancato@tiscali.it
La Frocessione-Habemus Papessam Trans
Lunedì 14 Gennaio 2008CANTI DI PIETRA
Martedì 1 Gennaio 2008stabile d’innovazione della Sicilia
dal 9 al 12 gennaio 2008 ore 21.15
CANTI DI PIETRA
thàlassa di suoni, di danza, parole, d’immagini.
con
Enza Lauricella
“CANTI DI PIETRA” è un concerto di Enza Lauricella che interpreta canti della tradizione arcaica siciliana, rielaborati con sonorità aperte alle contaminazioni provenienti dai vari popoli del mediterraneo, originati da una cultura che nei secoli si è stratificata nell’isola e li ha sedimentati rendendoli unici.
Ed è attraverso i CANTI divenuti PIETRA che Enza Lauricella sembra volerci strappare il “ plasticume” che inesorabilmente ci avvolge e ci azzoppa ad ogni bivio, ad ogni passo verso l’altro e gli altri come entità sociale.
E‘ questo il tema dello spettacolo: l’impossibilità fisica – metafisica – sociale- storica che strema il cuore dell’uomo nell’andare verso l’altro uomo e la volontà antistorica di continuare ad esigere questo “sogno”, unico traguardo estremo.
Il video di Momò Calascibetta dal titolo "Il sole nella spazzatura"girato nella discarica di Bellolampo ( Palermo ), è la traccia scenografica su cui si incastrerà lo spettacolo "Canti di Pietra"di Enza Lauricella.Nel video sul tema dei “rifiuti come lato oscuro dell’abbondanza” Momò utilizza le immagini pittoriche dei suoi“ bambini sulle strade del mondo” che , avendo perduto il riferimento familiare come modello da imitare, riflettono senza mediazione le perversioni dell’attuale sistema della società moderna e il semplice, definitivo ed incosciente atto d’accusa contro “l’homo economicus”, rivelatosi produttore di follia, esclusione, miseria, fame e ingiustizia.
Con la guerra in Irak Momò comincia a vedere bambini che fuggono dalle case, che cercano tra rifiuti del mondo, che vagano tra i vicoli delle città-metropoli pronti a qualsiasi espediente a qualsiasi avventura. Mentre prima i personaggi erano quelli delle stanze del potere,”le stanze dei bottoni”, adesso Calascibetta sembra volere affidare “questi bottoni” alle mani indurite e sapienti dei bambini. L’artista, per la prima volta, ferma la sua attenzione alle case dilaniate dalle bombe “intelligenti”, ai bambini assenti, sperduti e soli.
E’ così che nasce nel 2005 la nuova tematica “I bambini sulle strade del mondo”.
Tutto lo spettacolo è concepito come una partitura musicale dove canto,immagini, danza e parole trovano opportuno luogo ed espressione.
I testi letterari utilizzati sono di P.P.Pasolini e di Vincenzo Consolo, gli arrangiamenti musicali di Nino Agrusa.
Aldilà della sua voce definita tragica e struggente e della qualità dei canti, è lei il vero personaggio che fa spettacolo nel senso più alto del termine, con il suo magnetismo, con la sua gestualità intensa e drammatica, con la sua voce che nel rompersi e ricomporsi riesce sempre a scorticare il cuore di chi ascolta fino a produrre anche nello spettatore più smaliziato un tipo di partecipazione viscerale. Enza Lauricella potrebbe indifferentemente essere una donna, anzi "fimmina"spagnola o greca o tunisina, o ancora come in effetti è, di Canicattì.
La sua è una straordinaria figura di autentica figlia del Mediterraneo…….( Gigi Razete)
Salvatore Orlando (percussioni e tamorra),
Michele Piccione (percussione,ance e zampogna)
Michele Orlando (mandolino, organetto e flauto arabo)
Momò Calascibetta (video e immagini)
Enzo Caruso (danza e coreografia)
Clelia Cucco (voce recitante )
Lia Chiappara (costumi)
Fiorenza Dado (luci e suoni)
regia
Enza Lauricella
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