patchwork momò

25 Aprile 2008
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I bambini nei disasti della guerra

24 Aprile 2008

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I bambini

di


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Momò Calascibetta - L’incidente - cm.66 x 33 - 2005

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Momò Calascibetta - Città vuota - cm.68 x 82 - disegno "005

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Momò Calascibetta - Vetri - cm.50 x 35 - disegno 2005

Gli oratori

24 Aprile 2008

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Gli oratori

di

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MA DA LONTANO TUTTO E’ APPARENTEMENTE NORMALE

Se ti trovi con un lupo in una grotta evita di manifestargli il suo disprezzo

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Momò Calascibetta-L’oratore-cm.70×50-acrilico 1981

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Momò Calascibetta-L’oratore-cm.70×50-acrilico 1981

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Il sole nella discarica

20 Aprile 2008
Il demo di Momò Calascibetta descrive il tema dei "rifiuti come lato oscuro dell’abbondanza". Momò utilizza le immagini pittoriche dei suoi" bambini sulle strade del mondo" che , avendo perduto il riferimento familiare come modello da imitare, riflettono senza mediazione le perversioni dell’attuale sistema della società moderna e il semplice, definitivo ed incosciente atto d’accusa contro "l’homo economicus", rivelatosi produttore di follia, esclusione, miseria, fame e ingiustizia.Il video,  girato nella discarica di Bellolampo a Palermo,  è stato utilizzato per lo spettacolo teatrale prodotto dal Teatro Libero di Palermo per la stagione teatrale 2007/08 con la regia di Enza Lauricella che interpreta atavici canti di pietra "scagliati contro il plasticume che ci avvolge".

Catania Arte Fiera 2008

15 Aprile 2008

CENTRO FIERISTICO LE CIMINIERE

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La Galleria Massimo La Piana di Palermo partecipa alla quarta expo d’arte moderna e contemporanea  CATANIA ARTE FIERA duemila8
presso il Pad. 1 stand n°38 dove saranno presentati i seguenti artisti:


 Andrea Di Marco - Croce Taravella - Momò Calascibetta - Ugo Attardi -
Tommaso Chiappa - Bruno Caruso - Renato Guttuso - Piero Guccione
- Mino Maccari - Corrado Cagli - Daniele Palma

La Piana Arte Contemporanea
Direttore Massimo La Piana
tel/fax-091.6127213
cell.- 333.7332351
massimolapiana@yahoo.it

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Nel cuore del Mediterraneo la più grande expo d’arte moderna contemporanea dell’Italia centro meridionale. Catania Arte Fiera, uno degli appuntamenti per il settore artistico di maggior prestigio nella nostra penisola, giunge alla quarta edizione dopo il successo delle precedenti in cui ha registrato un’affluenza di oltre 29000 presenze. Sempre proiettata nella duplice direttrice nazionale e internazionale, Catania Arte Fiera accoglie artisti, gallerie, stampa specializzata, critici d’arte, collezionisti provenienti da tutta Europa, da oltre oceano e perfino dal Giappone.

Dal 17 al 21 aprile apre le porte Catania Arte Fiera, l’expo di arte moderna e contemporanea più grande dell’Italia centro meridionale, organizzato dallo Studio AL, di Antonio Ognisanto.

Catania Arte Fiera è uno degli eventi artistici più importanti sul panorama italiano che coinvolgerà il cuore del capoluogo etneo per cinque giorni grazie alla presenza in Fiera di gallerie di calibro nazionale e internazionale, riviste ed editori di settore, collezionisti d’arte, stampa specializzata, critici d’arte. Un meltin-pot di presenze che si snoderà per i saloni del Centro Congressuale Fieristico Culturale Le Ciminiere, l’area espositiva collocata nel cuore di Catania, che accoglierà gli stand degli artisti e sarà sede di eventi collaterali che si svolgeranno per ognuna delle cinque giornate della Fiera.

Martedì 8 aprile alle ore 10:30, in piazza Università, si terrà la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione di Catania Arte Fiera, l’expo di arte moderna e contemporanea che si terrà alle Ciminiere di Catania dal 17 al 21 aprile e che per la serata inaugurale del 17, prevede la presenza del critico d’arte Vittorio Sgarbi.

programmazione catania arte fiera pad F1 centro congressuale fieristico culturale le ciminiere

giovedì 17 aprile 2008
ore 19.00 VERNICE CAF
Presenzia il Prof. Vittorio Sgarbi

venerdi 18 aprile 2008
apertura al pubblico ore 10.30
chiusura ore 21.30.

sabato 19 aprile 2008
apertura al pubblico ore 10.30

incontro dibattito ore 12:00
“arte-città: popolare il tessuto urbano con segnali artistici”
invitati: sindaci e assessori (turismo, cultura e lavori pubblici) del comune di catania e di tutti i comuni della provincia di catania.
chiusura ore 21.30.

domenica 20 aprile 2008
apertura al pubblico ore 10.30
chiusura Manifestazione ore 21.30 .

lunedì 21 aprile 2008
apertura al pubblico ore 10.30
chiusura Manifestazione ore 15.00.

Contatti
 
389 4380853
338 6135193
studioal@cataniaartefiera.com
catalogo@cataniaartefiera.com

c/da saliceto, 50
98063 gioiosa marea (me)
fax 0941 362196
www.cataniaartefiera.com

I magistrati

13 Aprile 2008

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I magistrati

di

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MILLE  LEGGI, NESSUN CONTROLLO

Siamo il paese che per ogni cosa, per ogni fatto, per ogni azione ha un ordinamento ad hoc! E forse per sì tanta munifica giurisprudenza, siamo anche tra i più "fuorilegge" del vecchio continente. L’infrazione è la regola radicatasi anche nella mente del cittadino più onesto ed integerrimo secondo la quale rispettare le leggi non conviene! Chi lo fa è un ingenuo, chi non le rispetta, un furbo!

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Momò Calascibetta - Magistrato con guanti bianchi - cm.70×50 - acrilico 1975
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Momò Calascibetta - I magistrati - cm.70 x 50 - acrilico 1979
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Momò Calascibetta - I magistrati - cm.70 x 50 - acrilico 1979
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La Sicilia è difficile

19 Marzo 2008

"La Sicilia è difficile. Lacera persone e sentimenti e invade chi, per nascita o per scelta, si lega a lei. La Sicilia è difficile. La sua arretratezza sociale ed economica è una lunga distanza geografica e mentale che la spinge lontano dall’Europa. La Sicilia è crudele. Le atrocità della mafia sono un marchio d’orrore che tutti i siciliani si portano appresso come il numero impresso sulla carne degli ebrei dei lager. Non si può cancellare. La Sicilia è bellissima e dura col suo sole titanico e tirannico, la sua luce violenta, il suo mare che dipinge e colora l’aria e la rinfresca. Bellissima e morbida nelle sue lente sere odorose, ridondanti di brezze lievi e vestiti leggeri e di chiacchere indolenti, di luci lungo le coste, di cibi sensuali. La Sicilia è scomoda, ma viverla è possibile con orgoglio antico e altero.

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Copia a grandezza naturale di una scultura in terracotta di un guerriero cinese risalente al
Primo Impero, elaborata pittoricamente da Momò.
Uno sterminato esercito di terracotta per difendere in eterno la gloria di Qin Shi Huangdi risalente al 221 a. c.

 
C’è chi crede che questa terra possa crescere e diventare moderna, civile ed economicamente evoluta senza perdere però le sue suggestioni, il suo fascino, la sua cultura. C’è chi lavora perché ciò accada.
…dedicato a loro. Ai siciliani che crescono".

La vera fiction di Caravaggio

19 Febbraio 2008


CARAVAGGIO GAY?

"LA VERA FICTION E` FARLO DIVENTARE ETERO"

Se quel Michelangelo Merisi avesse davvero dipinto con i pennelli che la fiction gli ha messo in mano dopo averlo debitamente patinato con i denti bianchi alla Durbans e la camminata da bullo milanese, forse, non avremmo quei raffinati e incredibili capolavori che fortunatamente sono giunti fino a noi.
Sui media il problema principale sembra essere la sua presunta eterosessualità, ed è perfettamente coerente con l’atteggiamento da grande fratello che la società ha nei confronti dei personaggi pubblici.
Il grande Caravaggio,con l’amico siciliano che nel 600 dice: "Uè, fottiti cazzone!", e le sue amiche  con il rimmel e la faccia di "Uomini e Donne" con le unghia pulite laccate, e i preti frocioni che parlano come imprenditori milanesi, è il classico sceneggiato con i borotalchi per la libido di un regista specializzato in soap-opere di artisti maledetti" che pensa che la vita privata dell’artista sia forse più interessante delle sue opere, o forse sia opera anche quella.

Del resto gli artisti contemporanei devono apparire, devono esserci, devono dire. Questo forse perché gran parte delle loro opere da sole non dicono niente, non comunicano, non seducono, non affascinano, non ci coinvolgono drammaticamente fra le luci e le ombre, non ci conducono davanti al mistero della vita e del destino, davanti alla ricerca della bellezza, ma soltanto davanti al trend positivo delle loro quotazioni d’asta.

C’è un altro mondo al di là dell’arte fatta di molti zeri, l’arte che vuole parlare a tutti, ed è questa che dobbiamo seguire e scoprire giorno dopo giorno…    

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I gusti sessuali di Caravaggio sono oggetto di antica disputa tra storici dell’arte, ma un giallo sul possibile «outing» televisivo precede la messa in onda della fiction sulla sua vita.
Diretto da Angelo Longoni e realizzato dalla Titania di Ida Di Benedetto insieme a Rai Fiction, il film trasmesso  in prima serata su Raiuno, già nel maggio 2006, sul sito di Gay Tv, si era meritato una filippica al vetriolo.

°°°°
Un pezzo di Giovanni Molaschi riprende l’intervista rilasciata a Vanity Fair dal protagonista, Alessio Boni: «Dopo aver parlato del suo intenso rapporto con la religione, è approdato all’argomento evidentemente da lui considerato scottante e cioè la nota omosessualità di Caravaggio (…). Boni avrebbe avuto la certezza circa l’eterosessualità del più amato pittore della storia direttamente dal Caravaggio, con cui questo periodo l’attore dice di essere in comunicazione». In effetti, in varie occasioni il giovane attore ha raccontato alcune fatali coincidenze biografiche tra lui e Caravaggio; si va dalle origini bergamasche a un comune fratello prete, fino a una conversione avvenuta contemplando La vocazione di San Matteo nella chiesa di San Luigi dei Francesi, a Roma. Questo basta per sancire che «la fiction di regime prodotta dalla televisione di Stato italiana, a quanto pare, ci proporrà un inedito Caravaggio intento a inseguire donzelle». Come cerimonia riparatrice, quindi, la stessa Gay Tv trasmise a più riprese il Caravaggio del regista inglese Derek Jarman, che rendeva giustizia alla gaiezza dell’artista.

Un’accusa etrosessualizzante preventiva, che però viene smentita da Andrea Purgatori, sceneggiatore del Caravaggio Rai: «Non abbiamo nascosto nulla, anzi ho saputo che potrebbero mettere la farfalla rossa per alcune scene piuttosto forti». Dunque non è vero che la Rai abbia «normalizzato» Caravaggio? «Quando si vede lui che veste il suo modello-amante da Bacco si capisce perfettamente che l’atmosfera è quella di un rapporto tra gay. Per di più si vede chiarissimo che il Cardinale del Monte teneva a palazzo una corte di omosessuali». È un Caravaggio bisex? «L’artista ebbe varie amanti ma poi, sicuramente, anche delle storie gay. C’è un’altra scena in cui una di queste prostitute si spoglia davanti a un alto prelato e gli si concede per cercare di salvarlo». Quindi, massima fedeltà alla storia? «Ci siamo solo presi la libertà di azzardare l’ipotesi che abbia subito da ragazzino un abuso sessuale da Simone Peterzano di cui era apprendista».


Ovvio no??? per giustificare l´omosessualità ci si inventa un abuso sessuale.

Non fa una piega !!!

Forse anche Ciccolina si è data alla porno arte perchè violentata dal padre!

Ma per favore !!!!!!!!!!!!!!


E che qualche dio ci salvi dal regime eterosessualizzante della televisione di stato.

Ma a chi vogliono darla a bere!!!
Solo perchè bisogna fare un revisionosmo storico, ed una censura vaticana?!

Non tocchino la storia dell´arte!!!

Gli artisti sono fuori da ogni possibile morale o pregiudizio!

Le opere del  grande CARAVAGGIO parlano per lui… a tutti!!!

Appello donne da micromega

15 Febbraio 2008

 MICROMEGA PROMUOVE QUESTO APPELLO: FIRMATE e FATE
CIRCOLARE!

Caro Veltroni, caro Bertinotti, cari dirigenti del centro-sinistra tutti.
     ora basta!

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L’offensiva clericale contro le donne - spesso vera e propria crociata
bigotta - ha raggiunto livelli intollerabili. Ma egualmente intollerabile
appare la mancanza di reazione dello schieramento politico di
centro-sinistra, che troppo spesso è addirittura condiscendenza.

Con l’oscena proposta di moratoria dell’aborto, che tratta le donne da
assassine e boia, e la recente ingiunzione a rianimare i feti ultraprematuri
anche contro la volontà della madre (malgrado la quasi certezza di
menomazioni gravissime), i corpi delle donne sono tornati ad essere "cose",
terreno di scontro per il fanatismo religioso, oggetti sui quali esercitare potere.
Lo scorso 24 novembre centomila donne - completamente autorganizzate -
hanno riempito le strade di Roma per denunciare la violenza sulle donne di
una cultura patriarcale dura a morire. Queste aggressioni clericali e
bigotte sono le ultime e più subdole forme della stessa violenza, mascherate
dietro l’arroganza ipocrita di "difendere la vita". Perciò non basta più,
cari dirigenti del centro-sinistra, limitarsi a dire che la legge 194 non si
tocca: essa è già nei fatti messa in discussione. Pretendiamo da voi una
presa di posizione chiara e inequivocabile, che condanni senza mezzi termini
tutti i tentativi - da qualunque pulpito provengano - di mettere a rischio
l’autodeterminazione delle donne, faticosamente conquistata: il nostro
diritto a dire la prima e l’ultima parola sul nostro corpo e sulle nostre
gravidanze.

Esigiamo perciò che i vostri programmi (per essere anche nostri) siano
espliciti: se di una revisione ha bisogno la 194 è quella di eliminare
l’obiezione di coscienza, che sempre più spesso impedisce nei fatti di
esercitare il nostro diritto; va resa immediatamente disponibile in tutta
Italia la pillola abortiva (RU 486), perché a un dramma non debba
aggiungersi una ormai evitabile sofferenza; va reso semplice e veloce
l’accesso alla pillola del giorno dopo, insieme a serie campagne di
contraccezione fin dalle scuole medie; va introdotto l’insegnamento
dell’educazione sessuale fin dalle elementari; vanno realizzati programmi
culturali e sociali di sostegno alle donne immigrate, e rafforzate le norme
e i servizi a tutela della maternità (nel quadro di una politica capace di
sradicare la piaga della precarietà del lavoro).

    

Questi sono per noi valori non negoziabili, sui quali non siamo più
disposte a compromessi.

PRIME FIRMATARIE:
Simona Argentieri
Natalia Aspesi
Adriana Cavarero
Isabella Ferrari
Sabina Guzzanti
Margherita Hack
Fiorella Mannoia
Dacia Maraini
Alda Merini
Valeria Parrella
Lidia Ravera
Elisabetta Visalberghi

La petizione LIBERADONNA è stata creata da e scritta da Micro Mega.

Per sottoscrivere la lettera-appello: www.firmiamo.it/liberadonna

I CANNOLI DI CUFFARO

26 Gennaio 2008
Inquisiti per mille latrocini e soprusi, i nuovi padroni sanno che nello sfascio delle istituzioni possono sempre affidarsi ai grandi avvocati per evitare i castighi e conservare l’appoggio dei clienti che partecipano al loro banchetto.

 

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SENZA PAROLE

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Cuffaro non c’e più ……ma i cannoli restano!!!